Jannik Sinner in campo
Jannik Sinner

Tre mesi di stop, la fedina penale pulita dal punto di vista sportivo e dell'integrità, i premi in denaro e i titoli conquistati salvi. Con la possibilità di tornare in campo nei prossimi Internazionali d'Italia. Il clamoroso patteggiamento tra Jannik Sinner e la WADA ha chiuso improvvisamente e tutto sommato in modo decoroso per tutti l'angosciante vicenda Clostebol, che da quasi un anno non concedeva tregua al rosso di San Candido. Una spada di Damocle sul capo dell'altoatesino, che non gli ha impedito tuttavia di conquistare successi importanti e prestigiosi come US e Australian Open, le ATP Finals, la Coppa Davis e vari altri tornei. 

Sinner, ritorno in campo fissato per il 5 maggio

Jannik ha accettato la proposta dei legali della WADA, che - nonostante alcuni giorni fa avessero ribadito la richiesta di stop da uno a due anni per lui - gli hanno fatto recapitare una sorta di offerta-promo: tre mesi di sospensione spontanea, senza riconoscimento di alcuna colpevolezza ma soltanto di una piccola negligenza, per sanare la vicenda ed evitare il processo al TAS di Losanna. Già calendarizzato per il 16-17 aprile e che si sarebbe potuto concludere, con un verdetto potenzialmente sfavorevole fino a due anni di squalifica, soltanto alla fine del 2025. Sinner, che ha già vissuto giorni di stress e d'angoscia per la questione, alla fine ha accettato. Visto che lo stop è iniziato formalmente lo scorso 9 febbraio, potrà rientrare in campo il 5 maggio. In tempo per gli Internazionali di Roma. Salterà quattro Masters 1000 (Indian Wells, Miami, Montecarlo e Madrid), più il prestigioso ATP 500 di Doha e Monaco, dove peraltro era in forse. Ma ci sarà al Foro Italico, in quello che sarà il torneo del suo attesissimo rientro. Insomma, quasi un successone per la FITP del presidente Binaghi.

Tifosi con Jannik: ma spunta il paragone con la Juve

La stragrande maggioranza dei tifosi italiani è tutta con Sinner, naturalmente. Numerosissimi gli attestati di stima e di vicinanza al campione altoatesino, così come la rabbia e la frustrazione per una soluzione salomonica ma vissuta comunque come una grande ingiustizia: “Se non è colpevole e la prima a riconoscerlo è la WADA, perché fermarlo?”. Se Sinner ha commentato con signorilità la vicenda, riconoscendo comunque una sua responsabilità per il comportamento dello staff, c'è chi c'è rimasto male per lo stop di “soli” tre mesi. Chi? Nick Kyrgios, ad esempio. O l'amico di Novak Djokovic, il blogger Pavvy G, secondo cui è stata commessa un'ingiustizia, nel senso che si aspettavano un processo e condanne ben più afflittive. Questione di punti di vista. E tra tutti i commenti, non sono pochi quelli che sul web trovano singolari analogie tra la vicenda Clostebol di Sinner e il caso plusvalenze della Juventus, pure risoltosi con un discusso patteggiamento con la FIGC. Jannik come la Juve, hanno pure la stessa iniziale", uno dei più simpatici.

 

Inter, Inzaghi: si parla solo di errori a nostro favore e mai viceversa
Juventus-Inter, Motta prepara il trappolone per Inzaghi