Caos arbitri, Marelli e Paolo Bergamo fanno chiarezza sulle polemiche
Dopo la giornata-no dei fischietti che ha scatenato una bufera tra tecnici ed addetti ai lavori arrivano i pareri del moviolista di Dazn e dell'ex designatore
E' stata una tre giorni di fuoco per gli arbitri. L'ultima giornata di serie A ha lasciato strascichi non da poco con polemiche su quasi tutti i campi e un problema fischietti che non può essere più ignorato tra strapotere del Var e difformità di giudizio sugli stessi episodi. A fare chiarezza ci provano Luca Marelli e Paolo Bergamo, intervenuti a Radio Kiss Kiss Napoli.
Per Marelli emergono pochi talenti arbitrali
Il moviolista di Dazn dice: "Prima di quest'ultimo week end non ci son state tantissime polemiche arbitrali. Toglierei le prime giornate perchè c'è un gran caldo, le squadre non sono complete e sono giornate di campionato molto anomale. Non è un caso che le polemiche di agosto siano state nulle. Sui tocchi di mano, in area di rigore, non ci sono polemiche perchè ci si è uniformati. C'è una casistica talmente ampia che tutti i tocchi di mano vengono valutati tutti, poi sui contatti tra giocatori è più complesso perchè ci sono diversi tipi di contatti. Step on foot? E' imprudenza, il regolamento è come un codce civile, non contiene tutte le possibilità"
In merito alle polemiche sul rigore per la Juventus Marelli dice: "Se non fosse stato assegnato quel rigore ci sarebbe stata una polemica enorme. E' un rigore bruttissimo come quello di Henandez su Dodò. Hanno voluto oggettivizzare tutto cercando di codificare quanto più è possibile. Dieci anni fa la qualità media degli arbitri era più alta, i talenti ormai non emergono più".
Bergamo evidenzia i problemi al Var
Poi tocca a Paolo Bergamo: "E' cambiato il calcio per cui deve cambiare anche l'arbitraggio. Non possiamo dimenticarci che il calcio sia un gioco di contatto, dove si deve conquistare la palla e dove i movimenti delle braccia devono aiutare il corpo. Luperto doveva saltare com'è saltato per stare in equilibrio. Rocchi? Si sta lamentando di sè stesso, non gli ho sentito dire che l'ammonizione di Conceicao è stata un azzardo. Dobbiamo arrivare a una linea veritiera da parte di chi guida.
Se metti al VAR arbitri che son stati dismessi perchè incapaci di arbitrare in A allora i mali vengono da sè. Così si hanno i VAR impreparati, gli arbitri in campo sanno che manca esperienza al VAR e non si affidano. Abbiamo una miniera di grandi arbitri come Collina, Rosetti, Rizzoli, Messina, Irrati che potrebbero essere un patrimonio inestimabile in Italia che dia indirizzi. Ciò che manca in Italia è l'insegnamento, i grandi cervelli ormai sono andati all'estero".