Moggi scuote la Juve: ecco chi deve metterci la faccia
A Luciano Moggi non piace vedere la Juve così in difficoltà. L'ex dg bianconero, intervenendo a 'Cose di Calcio' su Radio Bianconera, parte da Massimiliano Allegri:
"Io non ho il potere di mandare via Allegri. Se l'allenatore deve restare fino alla fine dell'anno, lo si sostiene. Poi, alla fine dell'anno ci si può anche salutare. Bisogna avere il coraggio di tracciare una strada, altrimenti si vive in una situazione di equivoco. Io non difendo Allegri, ma difendo la Juventus. Ci vuole un dirigente che ci metta la faccia. Giuntoli è appena arrivato, cosa può fare? Qui deve intervenire l'amministratore delegato al fianco dell'allenatore. Lo vedete che i giocatori vanno in campo a toccare la palla: ci pensano tre minuti per capire dove mandarla per paura di sbagliare. Ci vuole un'iniezione di fiducia".
"I risultati ci sono stati fino al raggiungimento dei quarantasei punti. Poi sono venuti a mancare, ma questa mancanza potrebbe non influire nella qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Scanavino ha detto che la Juventus deve mirare alla finale di Coppa Italia e non alla vittoria? L'obiettivo maggiore è qualificarsi alla Champions League e ci può stare che possa non vincere la Coppa Italia. Io dico soltanto che quel metodo usato contro Allegri non porta a nessun risultato. Ci vuole un dirigente che difenda l'allenatore. Senza uno che alza la voce, i comunicati lasciano il tempo che trovano".
"Io sono per un ricambio importante, ma ci vogliono i soldi. In alternativa, ci vuole una campagna cessioni importante, vendendo i giocatori con una mentalità non vincente. In entrata bisogna puntare su giocatori interessanti".