Inter, l’ammissione di Sabatini su Icardi e Wanda Nara: “Spalletti mi chiamò”
Il giornalista Sandro Sabatini ammette di aver sbagliato nella gestione della storia tra Icardi e l’Inter: “Mi sono reso conto che abbiamo fatto dei danni”
Storie che risalgono a qualche anno fa ma che continuano ad agitare i tifosi dell’Inter. Il riferimento è al caso Icardi con il giocatore nerazzurro che finì fuori squadra in nerazzurro dopo una serie di polemiche lanciate dalla moglie-procuratrice Wanda Nara. Ora il giornalista Sandro Sabatini torna sull’accaduto e ammette i suoi errori.
L’ammissione di Sabatini
Il video risale a qualche giorno fa ma ora torna d’attualità sui social e vede la partecipazione al programma web KickOff Speciale Europei. Tra gli ospiti ci sono l’ex difensore dell’Inter e il giornalista Sandro Sabatini che torna a parlare della gestione del caso Icardi: “I casini che combinavo io a TikiTaka. Con Wanda mi scatenavo, la facevo parlare, lei partiva, gli ascolti andavano e facevo più danni della grandina. Solo una volta quando era successa anche un’altra cosa, faccio una telefonata molto luna con Spalletti e lui mi disse: “Ma tu ti rendevi conto o no?”. E io dissi che me ne rendevo conto ma lavoravo per il programma mica per l’Inter. Io mi scuso, perché si facevano dei danni con Icardi e Wanda. Da quello che mi risultò Spalletti si ritrovò a decidere tra il gruppo europeo e Icardi e alcuni fedelissimi. E lui scese il gruppo europeo”.
La rabbia dei tifosi dell’Inter
L’ammissione che arriva a distanza di parecchio tempo scatena la rabbia dei tifosi nerazzurri che hanno vissuto quella situazione con grande difficoltà e apprensione: “Ecco qua spiegato bene il livello del giornalismo in Italia”. Ma c’è anche chi se la prende con Ranocchia presente in studio: “Ranocchia sta li e ride. Al di là dio essere interisti o quant’altro se a me una persona dicesse ciò che ha detto Sabatini mi incazzerei come una iena e lascerei il programma seduta stante. Questo non è giornalismo, è mani9polare la vita professionale e privata di altri”.