Attentato Trump, paura per i Mondiali 2026: Governatore New Jersey rassicura "Torneo sicuro"
Dopo il tentativo di omicidio all'ex Presidente USA, Phil Murphy ha voluto affrontare il tema sicurezza in vista della Coppa del Mondo 2026
L'attentato a Donald Trump che ha scosso l'America e non solo non ha lasciando indifferente il mondo dello sport e, in particolare, quello del pallone, che ha nelle parole del Governatore del New Jersey, Phil Murphy, una rassicurazione in vista dei Mondiali di calcio che nel 2026 andranno in scena in Nord America, tra Stati Uniti, Canada e Messico.
Murphy rassicura dopo l'attentato a Trump
Intervenuto da Berlino dove andrà in scena la finale degli Europei tra Spagna e Inghilterra, il Governatore del New Jersey, Phil Murphy, ha voluto rassicurare tutti parlando dei Mondiali 2026 poche ore dopo l'attentato a Donald Trump in Pennsylvania che ha scioccato il mondo intero.
“I prossimi Mondiali saranno un torneo incredibilmente sicuro”, ha sottolineato Murphy, che oltre all'attentato al candidato alla Casa Bianca, ha dovuto registrare gli scontri tra tifosi e giocatori dell'Uruguay durante la semifinale di Copa America con la Colombia, gara disputata a Charlotte, in Carolina del Nord.
Le leggi sulle armi nel New Jersey
Come riportato dall'Ansa, in merito al tentato omicidio dell'ex presidente americano, Murphy ha spiegato come “quel tipo di violenza non ha posto nel discorso pubblico americano”, rimarcando anche come “il New Jersey e la vicina New York abbiano leggi sulla sicurezza delle armi tra le più severe di tutta l'America”.
USA pronti a organizzare Mondiali sicuri anche negli stadi
Sul tema della violenza tra tifosi e sui Mondiali il Governatore ha aggiunto: “gli organizzatori della Coppa del Mondo 2026 avranno molto più tempo per organizzare un torneo sicuro. Alcune partite si giocheranno al MetLife Stadium, impianto del New Jersey, appena fuori New York City e in quello stadio non potranno capitare episodi come quello di Charlotte, dove la polizia ha impiegato diversi minuti a riportare la calma".
"Io non ero lì - ha concluso Murphy -, ma non è così che gestiamo le cose al MetLife. Questo è qualcosa che non è mai successo nel nostro stadio e, a Dio piacendo, non accadrà mai. Non è proprio il modo in cui affrontiamo la questione della sicurezza”.