Si sofferma sull'eliminazione dell'Inter dalla Champions Filippo Tramontana nel suo editoriale per Linterista. Questi i passaggi principali

Sono deluso, inutile negarlo. Sia chiaro, vincere la Champions League era un sogno non certo un obiettivo primario. Poteva essere gestita meglio da tutti la partita del Metropolitano, anche da noi tifosi ormai convinti di essere "quasi" imbattibili e non pronti a una sconfitta che, alla fine, ci può stare. La cosa strana, considerata la stagione dell'Inter fino ad oggi, è il modo in cui si è caduti. Siamo andati in crisi dopo una vittoria ottenuta all'andata e dopo essere andati in vantaggio a Madrid. Cosa è successo dopo? Perché questo blackout improvviso? A un certo punto della partita sembrava che i ragazzi fossero stanchi e spaventati, . Forse l'Inter era abituata ad avere sempre tutto sotto controllo e, nel momento in cui questa sensazione è venuta a mancare, la gestione delle emozioni è diventata più difficile.

Domenica sera arriva il Napoli e non è permesso piangerci addosso. Non è permesso tornare con la mente alla Champions perché tanto la coppa non c'è più mentre il campionato va ancora vinto. Il Napoli avrà voglia di rivalsa esattamente come noi anche se l'Inter arriverà molto più stanca dopo i 120 minuti di Madrid e il giorno in meno di riposo. Ma le scuse ora non servono, è necessario tornare a vincere con quella convinzione a cui la squadra ci ha abituato e che per una notte, purtroppo, è venuta meno.

 

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