Una tecno-gabbia che ricorda quella voluta all'Inter da Corrado Orrico c'è ancora oggi alla Pinetina («La gabbia l'ho copiata dai livornesi. Ricordo che da ragazzi si andava in bicicletta fino al lungomare dove c'erano questi gabbioni ideati per giocare al calcio evitando le pallonate ai bagnanti. Dentro ci si randellava e si provavano situazioni...») mentre un pezzo di Inter è ancora nel cuore del tecnico toscano, che si confessa a Il Giornale.

Orrico dà un consiglio a Inzaghi

L'allenatore che citava i classici greci e amava la botanica trova rafforzata l'Inter ma dice: «I nerazzurri sono forti. Barella mi piace tanto. Quanto a Simone, mi garberebbe un po' più burbero e meno violino...Per il mio carattere ha uno stile fin troppo lindo. Allegri? Massimiliano è astuto, un nipotino di Machiavelli. Ammiro la sua capacità di bastonare i politici cioè quei giocatori prime donne che fanno correre più la lingua delle gambe».

Orrico applaude Spalletti

C'è spazio anche per un giudizio sulla Nazionale e su Spalletti: «Luciano ha dimostrato di essere un grande sciamano capace di trasformare mentalmente una squadra depressa in una Nazionale finalmente energica. Riaccendendo così il feeling con i tifosi che si era spezzato. Ma La Francia ha deluso. Nonostante i tanti campioni i francesi erano sparpagliati: hanno preso tre gol lasciando sempre un avversario libero. Dagli azzurri sono venuti segnali positivi, ma piano con gli eccessivi entusiasmi. C'è molto da migliorare...Bravo Luciano a dare fiducia a Tonali dopo la brutta pagina delle scommesse».

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