Spagna e Inghilterra si affronteranno per la prima volta in una finale europea: è questo il responso delle semifinali, che hanno premiato anche le scelte dei due commissari tecnici. L'iberico de la Fuente, da una parte, ha avuto l'intuizione di puntare sul talento dei giovanissimi Lamine Yamal e Nico Williams; l'inglese Southgate, dall'altra, ha azzeccato i cambi nei minuti finali contro l'Olanda, assumendosi un bel rischio.

Fenomeno Yamal

All'Allianz Arena a prendersi la scena è Yamine Lamal, il baby prodigio del Barcellona che a 16 anni e 362 giorni diventa il più giovane marcatore nella storia degli Europei. E lo fa segnando un gol capolavoro, con un sinistro a giro dai 25 metri che si insacca sotto il sette, lì dove nemmeno Maignan può arrivare. Una giocata straordinaria di un vero e proprio predestinato che sta battendo tutti i record di precocità. Altrettanto spettacolare l'altra rete siglata pochi minuti dopo dalla Spagna, quella del sorpasso firmato Dani Olmo, tornato a esprimersi ai suoi migliori livelli dopo una stagione travagliata: il fantasista del Lipsia controlla un pallone difficile, supera in palleggio un avversario e poi conclude al volo sul secondo palo, con la deviazione di Koundé che non basta a evitare il raddoppio delle Furie Rosse. Con due autentiche gemme, la Spagna ribalta così il punteggio contro la Francia, che era passata in vantaggio dopo 90' grazie a un colpo di testa di Kolo Muani su cross morbido di Mbappé. La nazionale di de la Fuente, però, è brava a non perdere la testa, continuando a giocare come se nulla fosse accaduto e dimostrando così - oltre alle riconosciute doti di palleggio - anche una maturità notevole, persino nei suoi elementi più giovani come appunto Yamal. Una volta portatasi sul 2-1, la Spagna gestisce la gara come meglio non potrebbe, nascondendo il pallone ai vice campioni del Mondo e non concedendo quasi nulla. Una prova di forza e autorevolezza in un torneo in cui, fin dalla prima giornata, la Roja è apparsa come la nazionale più brillante.

Non può certo dirsi soddisfatta per l'Europeo disputato invece la Francia, che ha reso molto al di sotto del suo potenziale, a cominciare da Mbappé, forse la più grande delusione del torneo. Dopo 12 anni sulla panchina dei Galletti, il mandato di Deschamps potrebbe essere giunto al termine? Philippe Diallo, presidente della Federcalcio francese, per il momento smentisce un possibile allontanamento del C.T. transalpino.

L'Inghilterra di Southgate torna in finale

Anche l'Inghilterra, dopo essere passata in svantaggio, vince in rimonta 2-1 ma con modalità completamente diverse rispetto alla Spagna. Il gol-vittoria arriva infatti allo scadere, a un minuto dal termine, e a siglarlo è l'uomo che non ti aspetti: Ollie Watkins, centravanti di 28 anni dell'Aston Villa, da poco entrato in campo al posto di Harry Kane. A vincere la scommessa è quindi soprattutto Gareth Southgate, che a 10' dal termine - con il risultato in parità - aveva trovato il coraggio di togliere Foden (fino a quel momento il migliore in campo) e appunto Kane, per inserire Cole Palmer e Watkins. Un doppio cambio che era parso a tutti azzardato, ma che si è invece rivelato decisivo: assist del primo e conclusione vincente del secondo, bravissimo a tenere lontano de Vrij e a incrociare di destro. Una grande rivincita per un tecnico sempre contestato ma che, a ben vedere, ha ottenuto risultati migliori rispetto a tutti i suoi predecessori (compresi quelli più blasonati) sulla panchina inglese: nessun altro allenatore era riuscito a raggiungere due finali con l'Inghilterra. Southgate naturalmente ora si augura di non diventare anche il primo C.T. inglese a perdere due finali. 

In ogni caso, è indubbio che la sua Inghilterra sia cresciuta nel corso del torneo: il primo tempo contro l'Olanda è stato senz'altro il più convincente finora disputato dai Tre Leoni a EURO 2024, per ritmo, intensità e qualità delle giocate. Eppure era stata l'Olanda a ritrovarsi subito avanti, grazie a una splendida conclusione dal limite di Xavi Simons, il talentino cresciuto nella cantera del Barça e ora tornato al PSG dopo le esperienze con PSV Eindhoven e Lipsia. Un altro protagonista - nel bene e nel male - della prima frazione di gioco è sicuramente stato Dumfries: il terzino dell'Inter prima causa un rigore (trasformato da Kane) con un intervento scomposto punito dal VAR, poi nega a Foden la gioia del gol con un prodigioso salvataggio sulla linea e infine centra la traversa di testa. In una fase favorevole agli inglesi, il C.T. degli Oranje Ronald Koeman corre ai ripari, togliendo l'infortunato Depay e irrobustendo il centrocampo con l'ingresso di Veerman, chiudendo così ogni linea di passaggio a Bellingham e compagni. Vieni fuori così una ripresa più bloccata e meno emozionante, con poche occasioni da ambo le parti. Fino all'improvviso squillo inglese, che vale una nuova finale europea.

Alberto Farinone

Ranking Uefa: Roma prima delle italiane, sale il Milan, che tonfo per la Juventus
La rincorsa del Vicenza alla Serie A è già iniziata