Roma, torna l'incubo Fair Play finanziario: ma Ranieri non ci sta e alza la voce
Il club giallorosso resta alle prese con i paletti del FPF dopo l’accordo con l’UEFA firmato nel 2022: i dettagli del settlement agreement
![tecnico della Roma](https://slyvi-tstorage.fra1.cdn.digitaloceanspaces.com/l221009297608_tml3142492075777_524318692565_1736517522261217.jpg)
Ranieri non le ha mandate a dire, come suo solito, nella conferenza stampa post-Venezia: "Dirò al presidente di spendere più soldi, di prendere 3-4 anni di squalifica, così non andremo in Europa, non andremo in Champions, e saremo tutti contenti".
Roma, la rabbia di Ranieri
Ironia caustica del tecnico della Roma, incalzato da domande a lui apparse evidentemente poco calzanti, come d'altronde ha confermato il ds giallorosso Ghisolfi al Corriere della Sera: "Ci siamo mossi dentro un aspetto finanziario obbligato che ha portato a 5 cessioni e 5 acquisti. Li abbiamo fatti alla fine perché dovevamo aspettare le strategie degli altri club. Bisognava cedere prima di comprare. Lucca non è mai stato un’ipotesi. Cercavamo un vice-Dovbyk e non un titolare. Su Frattesi abbiamo lavorato: con lui, con il procuratore e con l’Inter. Ci siamo andati vicino, tra quattro mesi vedremo se il suo arrivo è realizzabile. Il suo o quello di un centrocampista con le sue qualità".
Roma-FPP, la situazione
Ma com'è davvero la situazione in casa giallorossa dal punto di vista del FFP? "Nel 2022 l’AS Roma ha sottoscritto con l’Organo di Controllo Finanziario per Club dell’Uefa un accordo transattivo di 4 anni (che include alcuni target finanziari che dovranno essere rispettati nei periodi di rendicontazione che terminano a giugno 2022, 2023, 2024 e 2025, fissati nell’ambito di un quadro volto a portare gradualmente il club a essere pienamente conforme alle nuove regole UEFA entro la stagione sportiva 2025/26". E' quanto si legge in un comunicato diramato dallo stesso club capitolino.
I paletti della Roma
Come spiega Calcio eFinanza, la Roma dovrà avere entro la stagione 2025/26 uno scostamento accettabile a livello di “football earnings rule” (la norma che ha sostituito quella legata al break-even” pari a massimi 60 milioni aggregati per le stagioni 2024 e 2025. Nella stagione 2022/23 e 2023/24, inoltre, la Roma non potrà iscrivere nessun nuovo giocatore nella lista UEFA per le coppe a meno che il “Bilancio della Lista A” non sia positivo.
Le eventuali sanzioni
“Il “List A Balance” è definito come la differenza tra i costi dei giocatori in uscita (“Risparmio sui costi”) e i costi dei giocatori in entrata (“Nuovi costi”)”, spiega l’UEFA. Questo obbligo sarà invece condizionato al rispetto dei target finanziari per le stagioni 2024/25, 2025/26 e/o 2026/27. La Roma inoltre ha accettato che se dovesse superare i limiti indicati dall’UEFA del – 60 milioni aggregato, la stessa federcalcio continentale potrà applicare le seguenti sanzioni sportive aggiuntive, che dipenderanno dalla cifra in eccesso: restrizione riguardo il numero di giocatori registrabili nella lista per le competizioni UEFA; esclusione dalle coppe per una stagione.