Inter, Di Canio: Non ha fuoriclasse, Lautaro riserva in Argentina e Chala non è Xavi
Le bordate dell'ex attaccante sui nerazzurri, parole di fuoco anche su Thiago Motta che potrebbe ripetere il fallimento di Maifredi alla Juventus
Bum Bum Paolo Di Canio. L'ex esterno di Lazio, Juve e Napoli - oggi opinionista di Sky - riserva parole al veleno per l'Inter e la Juventus intervistato dal Resto del Carlino e dal Messaggero. Senza peli sulla lingua, come sempre, D Canio parla anche di Fonseca al Milan e Conte al Napoli.
Per Di Canio Inter senza top-player
Al Messaggero Di Canio smonta l'Inter e dice: "Volete conoscere il mio pensiero? In Italia la squadra nerazzurra non ha rivali, almeno per adesso, ma secondo me non ha neanche un fuoriclasse. Lautaro e Calhanoglu? Ottimi giocatori, non fuoriclasse. Guardate il centravanti: dilaga in serie A, fatica in Champions e ai mondiali perde il posto davanti ad Alvarez, del City. Il turco è bravo ma non spacciamolo per Xavi o Iniesta per favore".
Poi al Resto del Carlino aggiunge: "L’Inter vince e non vende, anzi compra. Di cosa parliamo? Inzaghi è ’costretto’ ad arrivare primo. Conte da solo ti può dare due-tre-quattro posizioni in più: ma il Napoli è arrivato nono e quindi con questa rosa può arrivare quinto-sesto. Dipenderà da che mercato faranno: se rimangono questi, è difficile; bisognerà capire se restano Kvara e Osimhen e come restano. I tifosi sono felici perché Antonio è garanzia di impegno. Ma lui può rendere se è se stesso, dicendo anche cose forti. E questo può incendiare una città come quella azzurra che - lo dico nell’accezione più positiva, avendoci giocato - è una città meravigliosamente ossessionata e soffocante. Allora mi chiedo: De Laurentiis resterà al suo posto? Se la squadra vince, sì. E’ una situazione infiammabile".
Di Canio attacca ancora Leao
Già in passato Di Canio era stato assai acido con Leao e ribadisce il suo pensiero: "Il Milan ha fatto una scelta in linea con il progetto centrato sui giovani e sulla tecnica. Fonseca è uno che pratica un calcio moderno, propositivo, sa migliorare i giocatori. Poi anche qui bisogna vedere cosa ne sarà di Leao: rimane? O lo vendi per essere più squadra? Certo, è uno che i colpi li ha, ma trotterella, si sente bello. E’ come avere un Mbappé, ma dieci categorie inferiori. Non a caso, Ancelotti ha detto che lo prenderebbe a calci nel sedere se lo allenasse".
Per Di Canio Thiago Motta alla Juve rischia di fare la fine di Maifredi
Infine la previsione fosca su Motta alla Juve: "Mi sembra nelle premesse di rivedere quello che successe con Maifredi nell’estate del 1990, quandò si passò dalla tradizione di Trapattoni al nuovo. Arrivammo io, De Marchi e Luppi dal Bologna-champagne di Maifredi, poi Orlando, Baggio, Hassler. Fu rottura col passato: iniziammo bene, contendendo il titolo alla Samp fino all’inizio del girone di ritorno. Poi il crollo: varie liti nello spogliatoio, settimo posto e Juve fuori dall’Europa. Ecco rivedo tante analogie: rivoluzione societaria e tecnica. Possono fare cose interessanti per il futuro, ma bisognerà capire che giocatori daranno a Motta".