Milan, Morata squalificato dalla Uefa insieme a Rodri: quante gare salterà
Lo spagnolo del Milan è stato fermato per i cori contro Gibilterra: salteranno la prossima partita della Spagna contro la Serbia
Alvaro Morata e Rodri sono stati squalificati per un turno dall'Uefa per il coro "Gibilterra e' spagnola" intonato durante i festeggiamenti a Madrid per il trionfo agli Europei in Germania. L'attaccante del Milan e il centrocampista del Manchester City erano stati messi sotto inchiesta dopo la denuncia della federcalcio di Gibilterra (Gfa), l'enclave britannica in territorio spagnolo.
Morata e Rodri, le accuse
L'accusa è di violazione delle "norme di buona condotta" con comportamenti che hanno usato eventi sportivi per altri fini "screditando lo sport del calcio, e in particolare la Uefa". I due salteranno quindi la prossima partita della Spagna contro la Serbia, il 5 settembre. Rodri aveva cantato "Gibilterra e' spagnola" dal palco e poco dopo Morata aveva incoraggiato il pubblico a fare lo stesso. La federcalcio di Gibilterra aveva lamentato la "natura offensiva e provocatoria" dei festeggiamenti spagnoli.
La posizione di Gibilterra
Il governo di Gibilterra ha "accolto con favore l'annuncio della Uefa dell'esito dell'indagine sui cori profondamente offensivi e discriminatori nei confronti dei cittadini di Gibilterra da parte dei giocatori della nazionale spagnola Rodri e Alvaro Morata durante i festeggiamenti per la vittoria degli Europei di Calcio a Madrid". L'Organo di Controllo, Etica e Disciplina Uefa ha infatti deciso di sospendere i due giocatori "per la prossima partita della competizione per squadre rappresentative Uefa per la quale sarebbero altrimenti idonei" per aver intonato il coro "Gibilterra è spagnola" durante i festeggiamenti a Madrid.
La decisione della Uefa
"La decisione della Uefa è un chiaro messaggio a tutti coloro che mescolano sport e politica. Giustifica la decisione della Federcalcio di Gibilterra di agire e denunciare. E, cosa forse ancora più importante, sottolinea giustamente che il canto in questione getta discredito sul calcio", ha affermato in una nota il governatore Fabian Picardo. "Gibilterra appartiene ai suoi abitanti e nessun canto o altro potrà mai cambiarlo", ha aggiunto.