"Ne ho giocati tanti, i derby li soffrivo soprattutto all'inizio. I primi 3-4 non li ho giocati veramente, solo dopo ho iniziato a giocarlo. Sappiamo che non è una partita normale, non ti dà lo stesso stress di un Roma-Sassuolo". Daniele De Rossi non si nasconde. Sa bene l'importanza del derby di domani e sa anche che i giallorossi ci arrivano dopo alcune prove deludenti, specie nei primi tempi:

"Mi dicevate che nel secondo tempo calavamo, evidentemente ci siamo concentratri troppo sulle riprese. Scherzi a parte so i problemi che abbiamo incontrato ma siamo in serie A e ricordando da dove siamo partiti penso sia normale aver sofferto un po', analizziamo anche gli avversari: la Fiorentina è forte ma anche il Lecce che magari per voi non è uno squadrone".

Sul suo futuro dice: "Nella sosta abbiamo parlato con la società, la pausa ci è servita per far quadrare i conti per il futuro più importante che è quello da qui a due mesi". Capitolo arbitri, De Rossi si è arrabbiato molto a Lecce: "Non ho una strategia con gli arbitri, io non posso allenarli o migliorarli, quando capita quello che è successo a Lecce è chiaramente un danno, ci sono momenti in cui l'errore va rimarcato e va detto in sala stampa e momenti in cui non si devono dare alibi ai giocatori. Io penso di essere sano nelle mie critiche, non protesto come magari fanno altri, ma solo in base all'evidenza. E l'evidenza mi ha dato ragione. Con la società parlo anche di questo, è ovvio che se l'episodio si ripete ogni settimana si prende una posizione ma penso che sia stato solo il secondo errore contro di noi. Sono più preoccupato della gestione del regolamento, dovrebbero usare noi calciatori e allenatori come cavie per capire l'importanza di un fallo, dovremmo essere uniti agli arbitri per cambiare il regolamento. La zona grigia è troppo ampia, ci sono controsensi pericolosi".

 

 

 

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