Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter
Simone Inzaghi

La Fiorentina travolge l’Inter con un netto 3-0 nel recupero della 14ª giornata di Serie A. La squadra di Raffaele Palladino offre una prestazione da applausi, con Moise Kean protagonista assoluto. Dall’altra parte, l’undici di Simone Inzaghi appare spento e privo di energie, incapace di contrastare la superiorità dei padroni di casa. Una sconfitta pesante che rischia di complicare la corsa scudetto dei nerazzurri, ora costretti a inseguire il Napoli, ancora avanti tre punti in classifica.

L'ammissione di Inzaghi

Nel post-partita, il tecnico dell’Inter si assume tutte le responsabilità e analizza con lucidità la prestazione negativa della sua squadra. Ai microfoni di DAZN, Inzaghi ammette: “Abbiamo fatto troppo poco per portare a casa il risultato. Brutta prestagione. La Fiorentina ha giocato con intensità, determinazione e organizzazione, cose che a noi sono mancate. Sapevamo che ci avrebbero attaccato con aggressività, ma non siamo stati in grado di reagire e nel secondo tempo abbiamo fatto anche peggio rispetto al primo”. Il tecnico ha poi sottolineato la necessità di un’immediata inversione di rotta, vista la fitta serie di impegni all’orizzonte, tra cui la delicata sfida contro la Juventus. Nonostante la sconfitta, Inzaghi prova a guardare avanti: “Mancano ancora 15 partite, ci sono 45 punti in palio. Dobbiamo rialzarci subito, ma stiamo recuperando pedine importanti in difesa e a centrocampo”.

Pioggia di critiche su Inzaghi

Le parole di Inzaghi non bastano a placare la delusione dei tifosi nerazzurri, che sui social non lesinano critiche nei confronti della squadra e dell’allenatore. Molti accusano il tecnico di scelte tattiche prevedibili e di un atteggiamento troppo remissivo, mentre altri mettono in dubbio la tenuta mentale della squadra: “Non si può accettare una prestazione del genere, serve una reazione immediata”, scrive un tifoso deluso. C’è, poi chi ammette di aver notato un calo preoccupante nelle ultime uscite, e c’è chi si spinge anche oltre, definendo il tecnico “troppo passivo nella gestione della rosa e nella comunicazione con la società”, oppure: “un allenatore che perde gli scudetti”.

 

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