Cesarano: Cori su Vesuvio peggio di "chi non salta è juventino"
La storica firma del Corriere dello sport si schiera dalla parte di Conte dopo l'episodio di ieri a Dimaro ma fa una precisazione che scatena il web
"Non chiedetemi di fare cose che non farò, noi allenatori dobbiamo dare l'esempio, bisogna rispettare tutti. Ma vi dico che il primo tifoso azzurro sono io". Così Antonio Conte ha risposto ai tifosi del Napoli che gli chiedevano di unirsi a loro saltellando al coro anti-bianconero "Chi non salta juventino è". Una presa di posizione decisa che continua a far parlare anche il giorno dopo.
Per Cesarano c'è coro e coro
La storica firma del Corriere dello Sport, Rino Cesarano, scrive su Facebook: "La parola <rispetto> ha un significato profondo e dovrebbe rappresentare un sentimento comune, naturale, spontaneo. Sarebbe bello se venisse usato anche tra le tifoserie di calcio. Un conto è dire <chi non salta è......> , un altro è, <Vesuvio lavali con il fuoco>. Chissà se la serietà e il coraggio di Antonio Conte, apprezzabilissimo, riusciranno a invertire un pò la tendenza e a valorizzare la parola <rispetto> che per me rimane sacra, nonostante mi venga mancato ogni giorno. Ma io continuo a rispettare il prossimo per primo. Non importa se non lo ricevo in cambio. Questione di stile di vita. Detto questo, io la penso come Antonio Conte. E sono sicuro che Conte da uomo del Sud, capirà tante altre cose".
Le reazioni dei tifosi sul web
Fioccano le reazioni: "Lo sai che stavo pensando la stessa cosa? Leggevo le dichiarazioni e pensavo anch’io di scrivere qualcosa. Lo farò. Mi consola che dopo di te ho pensato la stessa cosa!" e poi: "l tifo dovrebbe essere contraddistinto da una passione che si spinge fino al sano sfottò, che deve rimanere tale. Via l'odio, e almeno noi Napoletani, che invece siamo sempre stati gli abitanti di una città unica, che ha fatto dell'inclusione, la tolleranza, il rispetto la sua bandiera, lasciamolo ai barbari. Ai tempi in cui il mio papà mi portava allo stadio, durante il derby Roma Napoli il massimo della violenza era il lancio reciproco di maccheroni e di ricotte....."
C'è chi scrive: "il rispetto è delle persone CIVILI ed EDUCATE, tu poi sei una persona squisita e dall'animo sensibile, magari si andasse allo stadio in PACE non sono troppo ottimista in questo senso ma la speranza è l'ultima a morire, è chiaro che il rispetto si estrinseca anche non pensando che Antonio Conte si presti al coro anche se come ha affermato lui da oggi è il primo tifoso del Napoli, ed io lo apprezzo" e anche: "Con questo... ha vinto tutto!!! Non si può aggiungere nient'altro, è stato perfetto nel disinnescare modalità che avrebbero in un attimo acceso veleni mai sopiti. Mi ha stupito e virtualmente lo incorono: bravissimo Conte"
Il web è scatenato: "Lungi da me fare polemica. Abbiamo visto gente cantare quel coro e poi andare alla Juve. C'è da apprezzare da parte di Conte il fatto di non essere un rinnegato. Sicuramente, visto che non eravamo abituati. Ma il tifo è tifo e quel coro è cantato ovunque e rivolto a chiunque" e ancora: "Chiedere a Conte di saltare al coro chi non salta è juventino, denota ancora una mentalità provinciale dei tifosi del Napoli. Risposta esemplare del nostro mister. Serve massimo serietà" e infine: "Al San Paolo, nel 1987/1988, applaudimmo il Milan che battendoci ci strappò lo scudetto dalle mani: il rispetto per l'avversario non ce lo insegna nessuno".