Juventus, la risposta di Thiago Motta allo sfogo di Vlahovic
Il tecnico bianconero presenta la partitissima di domani con il Milan e spiega perchè Fagioli e McKennie non giocano quasi più
E' la sfida tra gli innovatori: Fonseca contro Thiago Motta, i due rivoluzionari che vogliono cambiare il mondo (del calcio) ma per la Juventus domani a San Siro col Milan è anche un test importantissimo perché va sfatato il tabù degli scontri diretti. Solo pareggi finora (con Roma, Napoli e Inter) e una vittoria con la Lazio quando ancora non era così lanciata. Il tecnico italo-brasiliano deve fare anche a meno di Vlahovic infortunato ma ha voglia di stupire.
Thiago e i nazionali rientrati
Motta si dice soddisfatto dei giocatori che non sono partiti ma anche dei nazionali che sono rientrati con la voglia giusta e spiega come sostituire Vlahovic: “Tutti i miei giocatori hanno caratteristiche diverse e questo ci dà alternative e soluzioni diverse. Dusan non ci sarà, non sappiamo neanche se ci sarà in Champions”. Vlahovic ha detto che si trova meglio con un'altra punta vicino ma Thiago non entra nella polemica: “Tutti siamo d'accordo che bisogna aiutare i compagni, non è un'opzione, è un obbligo. Ho fiducia in tutti i miei ragazzi e so che lo faranno sia in fase difensiva che in fase offensiva, anche Dusan lo sa".
Motta elogia Weah
Giocherà Weah falso nueve: "Mi piace tutto quello che fa, mi piace che faccia gol, per l'attaccante è importante ma anche le altre cose che fa, dà tante alternative, può giocare a destra, a sinistra o da prima punta. Capisce di cosa ha bisogno la squadra
Tanti assenti anche domani: “Dobbiamo dare qualcosa in più sempre, mi dispiace per quelli che mancano”. Nico e Douglas Luiz stanno impiegando più tempo del previsto per tornare: “Stanno dando il massimo per rimettersi a disposizione del gruppo, ognuno risponde diversamente”.
La bocciatura di McKennie e Fagioli
Ultimamente stanno trovando poco spazio McKennie e Fagioli: “Gli altri stanno meglio, per questo giocano, ma anche chi sta in panchina può dare una mano sempre. Il Milan è forte, ha un allenatore preparato e dovremo cercare di limitare i loro punti di forza. Questo è un campionato molto equilibrato, poi vedremo più in là come sarà ma questa competizione fa bene. Chi è il nostro Sinner? Non mi piace fare paragoni, Sinner è Sinner, un fenomeno, noi abbiamo tanti giocatori forti, che hanno ambizione e che sono responsabili ma niente paragoni. Auguro a Sinner di continuare così”.
Motta elenca i pregi del Milan: “Sono forti in transizione per caratteristiche tecniche e fisiche, hanno tutti giocatori di qualità, dobbiamo essere bravi collettivamente, noi non facciamo l'uno contro uno, serve sempre l'aiuto del compagno. Se mi ha cercato il Milan? Non sono mai stato vicino al Milan".