Venezia, Liverpool e Inter. In queste tre partite Fonseca si gioca forse il suo futuro. Il tecnico del Milan sa di essere nell'occhio del ciclone ma prova a dare fiducia a tutti, ambiente, squadra e se stesso.

Fonseca sa che il suo destino è legato ai risultati

Non è ingenuo il tecnico portoghese che dice: "Sono sempre sotto esame. Gli allenatori dipendono dai risultati. Sono concentrato solo sul mio lavoro, non può essere altrimenti. Se mi concentro su quello che dicono e scrivono gli altri diventa difficile lavorare. Tutti dobbiamo lavorare per migliorare. Sono fiducioso come sempre, è importante vincere, dopo pensiamo al Liverpool e al derby. Ma dobbiamo rimanere concentrati su domani. Io continuo con la stessa passione e fiducia, cercando di risolvere i problemi avuti in queste tre partite. In questo momento devo pensare solo alla squadra e al lavoro da fare con i giocatori: questa è la chiave, concentrarsi sul lavoro".

Reijnders potrebbe cambiare ruolo

Su Theo e Leao, dopo il caos della settimana scorsa, dribbla ("Se saranno titolari non lo so. Quello che ho visto dopo le nazionali sono due giocatori in buona condizione, allegri nel lavoro") mentre ammette che Reijnders potrebbe giocare in posizione più avanzata: "Sì, abbiamo questa possibilità. Nelle dinamiche della squadra cerco sempre di avere i giocatori nelle posizioni più adatte alle loro caratteristiche. Non lo abbiamo schierato più avanti perché non abbiamo avuto momenti in cui avevamo possesso palla più avanti. Mi sono piaciute le partite di Tijji in nazionale".

A Roma decise di difendere a 3 quando prendeva troppi gol, Fonseca chiarisce: "Riguardo alla difesa non penso di cambiare e giocare con 3 difensori centrali. Poi si parla tanto di centrocampo, 2+1 e 1+2. Questo è all'inizio, poi le dinamiche sono diverse. In fase 1 siamo diversi dalla fase 2. Tutte le grandi squadre iniziano col 4-2-3-1, poi in fase 2 sono col 3-2-5. Sono più importanti le dinamiche durante la partita che lo schieramento iniziale".

L'elogio a Sarri

Si è parlato molto di Ibra assente nel momento più delicato della stagione: "L'ho sentito. È difficile per me parlare di questo, siamo tutti i giorni in contatto o qui, o al telefono o a cena. Non capisco queste notizie quando siamo sempre in contatto". Sulla testa di Fonseca aleggia l'ombra di Sarri che ha ha detto che Loftus-Cheek è una mezz'ala fatta e finita: "Sarri per me è il migliore allenatore italiano. Rispetto sempre le opinioni degli altri, soprattutto se sono costruttive come quelle di Sarri e Boban. Sono opinioni, ma io lavoro con i giocatori. Non abbiamo tutti le stesse idee, io devo seguire quello in cui credo, non quello che dicono gli altri".

A inizio stagione aveva parlato di obiettivo scudetto: "Resta quello senza dubbio. È importante dire questo. Quando siamo in questi momenti senza risultati possiamo immaginare che sia una squadra triste e senza fiducia, ma quello che vedo tutti i giorni è una squadra allegra, che vuole migliorare: per questo sono sempre fiducioso. Dopo contano i risultati, ma non posso essere negativo dopo che ho visto come lavorano i giocatori e che tipo di fiducia hanno".

 

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