Italia, Mentana all’attacco di Spalletti e degli azzurri: “E’ come Biden, serve Michelle”
L’eliminazione dell’Italia dagli Europei di calcio continua a scatenare la polemica dei tifosi ma anche di personaggi illustri come il giornalista e tifoso dell’Inter
L’eliminazione dell’Italia dagli Europei di calcio continua a far discutere. La spedizione in Germania degli azzurri è stata decisamente deludente con i ragazzi di Spalletti, che tolto qualche sprazzo di bel gioco contro l’Albania, non sono riusciti a esprimere un gioco all’altezza e alla fine sono tornati a casa piuttosto mestamente.
L’attacco di Mentana
Negli ultimi giorni tra i più feroci critici di Luciano Spalletti c’è stato il giornalista Enrico Mentana che sui suoi canali social si è lanciato in più di un’occasione all’assalto del tecnico e della nazionale. E dopo l’eliminazione avvenuta per mano della Svizzera non perde occasione di lanciare nuovi strali: “L’ho scritto qui dopo la partita con la Spagna e lo confermo ora: nella mia vita non ho mai visto un’Italia così brutta, modesta e impaurita. Nessuno sembra sapere cosa fare in campo. E senza Donnarumma sarebbe finita ancora peggio e ancora prima”.
Ma il giornalista di La 7 continua il suo attacco e prova a fare un parallelismo con le elezioni presidenziali americane. Dopo il duello televisivo con Trump, in tanti hanno chiesto a Biden di fare un passo indietro e lasciare spazio a Michelle Obama e ora Mentana fa lo stesso con Spalletti: “Ultim’ora: su Spalletti l’ombra di Michelle Obama”.
Flop Italia: tutti a caccia di una soluzione
Negli ultimi giorni sui social è cominciata la caccia al colpevole per la deludente spedizione azzurra a Euro 2024. Ovviamente i primi indiziati restano il commisssario tecnico Luciano Spalletti e il presidente federale Gabriele Gravina, ma la situazione difficile del calcio italiano sembra avere radici più profonde. I tifosi italiani provano a cercarne le cause tra la mancanza di spazio dedicati ai giovani, la cattiva cultura dello sport fino ad arrivare ad accusare anche il Decreto Crescita, usato dalle società negli ultimi anni per provare a risparmiare sui contratti dei calciatori più importanti.