Australian Open, Sinner avanza nonostante un malore: il caso Djokovic non si sgonfia
Il numero 1 al mondo soffre il caldo nel corso del match con Rune ma riesce a conquistare l’accesso ai quarti di finale. Avanza anche Lorenzo Sonego
Jannik Sinner più forte del caldo e di un malore. Il tennista numero 1 al mondo riesce ad avere la meglio di Holger Rune nel quarto turno degli Australian Open al termine di un match molto combattuto. Ai quarti ci sarà anche Lorenzo Sonego che ha superato lo statunitense Tien.
Sinner più forte di un malore
Non è stato un match semplice quello che ha dovuto affrontare Jannik Sinner, il tennista italiano ha dovuto soffrire per avere la meglio di Holger Rune che a Melbourne aveva eliminato Matteo Berrettini. Le fatiche dei primi turni e il grande caldo australiano hanno giocato un ruolo importante nel match con l’azzurro che nel corso del terzo set è stato costretto a chiedere l’intervento di medico e fisioterapista. Le immagini hanno mostrato il numero 1 al mondo con le mani tremanti e mentre diceva al suo box che non riusciva a muovere la mano sinistra. Ma Jannik stato più forte del malore ed è riuscito a finire e a vincere la partita.
L’impresa di Sonego
Due settimane da sogno per Lorenzo Sonego in Australia. Dopo un 2024 molto complicato, il tennista piemontese ha iniziato alla grande la nuova stagione riuscendo a centrare per la prima volta in carriera la qualificazione ai quarti di finale di un torneo dello Slam. Nel quarto turno è arrivato il convincente successo contro il giovane statunitense Learner Tien fermato anche da qualche problema fisico. Ora nei quarti altra sfida a stelle e strisce contro Ben Shelton.
Il caso Djokovic non si sgonfia
A Melbourne continua a tenere banco il caso che riguarda Novak Djokovic. Dopo la vittoria con Lehecka, il serbo ha deciso di non concedere la rituale intervista post-partita in polemica con Channel 9, broadcaster dell’evento. Il motivo è da ricercare nelle parole del giornalista Tony Jones che aveva preso in giro il tennista e i suoi fan nel corso di un collegamento. Il giornalista si è poi scusato sostenendo di voler essere soltanto ironico ma il caso non è ancora chiuso.