Un'immagine dei tifosi della Roma
Tifosi Roma

Il prossimo 25 giugno saranno trascorsi dieci anni dalla morte di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli scomparso in seguito alle ferite riportate negli scontri in occasione della finale di Coppa Italia 2014 tra gli azzurri e la Fiorentina a Roma. Il suo assassino? Daniele De Santis, ex ultrà giallorosso. Personaggio che i gruppi organizzati della tifoseria giallorossa continuano a osannare e a omaggiare, manco fosse un eroe. In realtà si tratta di un condannato a 16 anni di reclusione, senza attenuanti: per i giudici di primo grado ha sparato ad altezza uomo e non per difendersi. 

Roma, striscione inneggiante Daniele De Santis

Nella Capitale, in zona Appio Tuscolano, è apparso un altro striscione inneggiante l'ex capotifoso giallorosso. “Daniele De Santis figlio di Roma”, la scritta. Firmato? Curva Sud. Ma chi ha scritto questo striscione? E davvero i gruppi organizzati della tifoseria della Roma vanno fieri di avere un assassino tra le loro fila, uno che in occasione degli scontri prima della finale di Coppa Italia scese di casa con la pistola?  A giudicare dalla reazione della platea del web, non tutti sono d'accordo con gli omaggi e le scritte. Anzi. 

I tifosi della Roma si dissociano dallo striscione

Moltissimi i tifosi della Roma che si sono dissociati dalla presa di posizione ufficiale - l'ennesima - del tifo giallorosso. Che non ha mai preso ufficialmente le distanze da De Santis, anzi spesso l'ha omaggiato con cori e stendardi allo stadio. Diversi, comunque, i supporter che hanno avuto la forza di affidarsi al buon senso. “Questo striscione non mi rappresenta e lo dico da romanista”, scrive Fabio. “Da tifoso della Roma, sarebbe ora di finirla con ste stronzate”, un altro commento. E ancora: “Ci sono stati altri omicidi e ci sono stati striscioni offensivi anche da parte napoletana. Ma questo striscione è una pugnalata”, un altro commento comparso su Facebook.

I tifosoi del Napoli: “Rispetto per Ciro Esposito”

Anche da Napoli sono arrivati diversi commenti allo striscione offensivo. Solo l'ultimo di una lunga serie. A fare notizia è stata soprattutto la presa di posizione ufficiale di Antonella Leardi, mamma di Ciro Esposito, che in più occasioni ha invitato De Santis, soprannominato “Gastone", a pentirsi e a chiedere perdono. Ma anche Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, si è schierato sui social: "Si sta oltrepassando ogni limite. È intollerabile vedere scritte e striscioni inneggianti un assassino. Piena solidarietà alla famiglia del povero Ciro Esposito costretta a subire anche questa violenza psicologica. Chiediamo che si scovino i colpevoli. Chi inneggia all’odio, chi glorifica un killer, deve essere punito severamente e senza sconti. Fatti così gravi non possono passare sotto silenzio e queste scritto sono il sintomo di quanto i gruppi ultras siano infestati e spesse volte governati da criminali senza scrupoli, pronti a prendere le difese di un omicida senza però mai avere il coraggio di metterci la faccia”.

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