Calcio
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Doveva essere la sua partita, e lo è stata. Nicolò Fagioli ha firmato una prestazione da incorniciare contro la Juventus, la squadra che lo ha cresciuto ma che, a gennaio, ha deciso di scaricarlo. Nel 3-0 rifilato dalla Fiorentina ai bianconeri, il centrocampista ha illuminato il gioco con il suo palleggio raffinato, fornendo due assist e imponendosi come leader del centrocampo viola. Un successo che profuma di rivincita per il classe 2001, passato in viola dopo 11 anni di militanza juventina e, soprattutto, dopo mesi di panchina sotto la gestione di Thiago Motta.

Dominio in mezzo al campo

Al Franchi, Fagioli ha preso per mano la Fiorentina, orchestrando la manovra e mettendo in difficoltà la sua ex squadra. I due assist sono stati solo la ciliegina su una prestazione fatta di personalità, tecnica e intelligenza tattica. Da quando è arrivato a Firenze, il centrocampista si è imposto rapidamente tra i titolari, dimostrando di poter essere un valore aggiunto per la squadra di Palladino. Se la Juventus lo ha ritenuto sacrificabile, la Fiorentina ora se lo gode.

Frecciate e rimpianti

A fine partita, Fagioli ha aggiunto un tocco di ironia alla sua serata perfetta, commentando i suoi assist con una battuta: "Mi sono comprato al Fantacalcio, speriamo che mi diano anche l'assist a Gudmundsson. Mi sono preso in estate, ma fino a gennaio non era andata molto bene...". Un riferimento chiaro alla sua esperienza juventina: dopo un buon inizio, impreziosito dalla splendida prestazione fornita in Champions League a Lipsia, è stato progressivamente relegato in panchina, perdendo spazio senza apparenti spiegazioni. Se Thiago Motta non ha creduto in lui, i tifosi della Juventus non hanno mai smesso di farlo, e ora guardano con rammarico un talento che avrebbero voluto ancora in bianconero. Nel frattempo, Firenze sorride: Fagioli ha trovato casa, e il suo riscatto è appena cominciato.

Alberto Farinone

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