Tra i numerosi "guai" di cui si è reso responsabile Aurelio De Laurentiis nel corso dell'annata scorsa, escalation clamorosa a cui il presidente ha provvidenzialmente e finalmente messo fine con l'avvento di Antonio Conte, Giovanni Manna e Lele Oriali, rientra senza dubbio il maxi rinnovo a cifre altissime e con clausola extralarge di Victor Osimhen. Il nigeriano si è legato al Napoli fino al 2026, chi lo vuole dovrà sborsare non meno di 120 milioni di euro e garantirgli uno stipendio almeno pari a quello che ADL gli garantisce oggi: 10 milioni euro netti a stagione. Già, ma chi se lo prende Osimhen a queste condizioni? Il rinnovo faraonico si sta rivelando un boomerang per il Napoli e per il presidente, che adesso ha un timore: quello di doversi tenere il nigeriano a condizioni fuori mercato, ma soprattutto fuori dai parametri virtuosi del club azzurro. 

I possibili acquirenti sono scappati tutti. Il Chelsea non intende spendere tanto per Osimhen, Maresca anzi addirittura gli preferirebbe Lukaku: proprio come Conte. L'Arsenal ha fatto qualche timido sondaggio, ma non ha assolutamente intenzione di coprire l'intera clausola. Potrebbe inserire qualche contropartita tecnica gradita al Napoli, ma non arriverebbe forse - come contanti - neppure a 50-60 milioni: troppo pochi per quelli che si aspetta il presidente. Altre squadre di Premier non se ne vedono, il Paris Saint-Germain vuole Kvaratskhelia e non Osimhen, le grandi di Spagna al nigeriano non sono interessate. Rimarrebbe l'Arabia, ma a quel punto 'Osi' preferirebbe starsene a Napoli, piuttosto che in un campionato ancora poco attrattivo. Insomma, un bel guaio. Uno dei tanti compiuti dal presidente nel suo 'annus horribilis' 2023-24.

Roma, tra Pellegrini e Corona aveva ragione il capitano: ma la Procura smentisce una voce
Scudetto Napoli: cosa dicono i pronostici