Milan, Ordine rivela segreti di Madrid e bacchetta Fonseca
La firma de Il Giornale torna sul 3-1 contro il Real di Ancelotti ma avvisa i rossoneri in vista delle prossime sfide
Bene, bravi ma il bis serve anche altrove. Questo in sintesi il pensiero di Franco Ordine sul Milan dopo il roboante 3-1 al Real Madrid. La firma de Il Giornale, nel suo editoriale per Milannews, spiega il segreto del successo al Bernabeu ma non risparmia una frecciatina a Fonseca.
I motivi del trionfo al Bernabeu
Scrive Ordine: "La verità è che il Milan di Fonseca ha stupito la stragrande maggioranza dei critici, compreso il sottoscritto,per una serie di motivi che provo qui a sintetizzare. Innanzitutto perché ha modificato l’impianto difensivo passando a 5 con il contributo di Musah sistemato dalla parte di Vinicius per rendergli la vita più complicata. Non solo. Ma l’applicazione dell’americano nella fase di opposizione a centrocampo è stata la premessa virtuosa all’azione del secondo gol di Morata. Altro motivo: aver risparmiato a Monza Leao, Musah e Tomori per schierarli a Madrid con un rendimento collettivo di grande spessore atletico e tecnico"
Il caso Leao
Poi veniamo a Leao: "Fonseca l’ha dichiarato in modo esplicito: “Quella di Monza non è stata una esclusione punitiva ma strategica!”. Possiamo credergli oppure no. Di certo l’effetto è stato vistoso anche nel contributo offerto da Rafa alla causa difensiva e nel procurarsi spazi e zolle lasciate libere daMorata. L’unica speranza coltivata da tutto il Milan è che le scelte sul talento portoghese non diventino materia di nuove polemiche e feroci divisioni"
La bacchettata a Fonseca
Infine la conclusione: "Tutto quello che di buono è stato fatto a Madrid diventerà cenere se non sarà seguito da una prova convincente a Cagliari. Perché non può valere in assoluto la spiegazione di Fonseca (“noi giochiamo meglio con le squadre europee che concedono spazio, meno bene con le squadre italiane che marcano a uomo”). Eh no, caro Fonseca: anche con marcature asfissianti a uomo si possono e si devono trovare le contro misure. Altrimenti la differente cifra tecnica non sarebbe una qualità e diventerebbeanzi un handicap"