Milan, Ravezzani rivela tutti i punti per cui l'inchiesta sul club non ha senso
Non tornano i conti a Fabio Ravezzani in merito all'inchiesta sulla vera proprietà del Milan. Il direttore di TeleLombardia scrive su twitter
Diciamo la verità: si pensava che la Procura di Milano avesse trovato qualche prova eclatante di stranezze nella cessione Milan. Per ora, nulla emerge o si profila. Nè si capisce perché Elliott avrebbe dovuto correre rischi del genere, data la sua storia. Tutto molto strano. Cioè, il vero punto dell’inchiesta Milan che non mi convince è questo. Elliott gestisce una montagna di denaro in tutto il mondo e ha vinto centinaia di contenziosi. Perché improvvisamente avrebbe dovuto cercare una frode per un importo (per il Fondo) tanto risibile? Non ha senso. Aggiungo che scatenare una bufera giudiziaria sul Milan che ha finalmente bilanci virtuosi mentre il calcio italiano annaspa tra debiti e plusvalenze bellamente ignorate dalla magistratura è quantomeno strano.
Fioccano le reazioni sul web: "L’idea di noi tifosi è che fare lo stadio fuori da Milano e l’ingresso in società degli arabi stia dando fastidio a qualcuno che sta molto in alto…" e poi: "Signor Ravezzani, come mai nessuno si chiede che fine abbia fatto Zhang? O come mai abbia dato in pegno ad Oaktree le quote di LionRock e non quelle di Suning. E che fine abbiano fatte ste quote dato che pare che le soc. delle Cayman siano state cancellate il 31/01 per inadempienza" e infine: "Però la bufera giudiziaria non è sui debiti, si parla di tematiche differenti su cui è giusto fare chiarezza dal mio punto di vista. Buttare tutto nel calderone dei debiti e plusvalenze, secondo me, non è corretto"