Cristiano Giuntoli riceve un premio
Cristiano Giuntoli, ds della Juventus

Thiago Motta ha davanti a sé un percorso molto complicato. L’allenatore della Juventus non deve solo cercare di rendere la Juve competitiva in Italia e in Europa ma deve anche allontanare i confronti con Massimiliano Allegri che resta una figura di spicco, e anche piuttosto ingombrante, nella storia della Vecchia Signora.

I due colpi di Giuntoli: che fine hanno fatto?

Sui social i nostalgici di Massimiliano Allegri non mancano e tra gli argomenti di discussione c’è la campagna acquisti di gennaio della scorsa stagione. In quel momento i bianconeri erano ancora a contatto con l’Inter e davano l’impressione di poter essere una rivale fino alla fine della stagione. Ma le mosse di Giuntoli non si rivelarono particolarmente azzeccate con gli arrivo di Tiago Djalò per la difesa, e di Carlos Alcaraz per il centrocampo. Il calciatore portoghese ha collezionato solo una presenza e senza impressionare particolarmente mentre Alcaraz è  riuscito a timbrare il cartellino 10 volte prima di tornare a disposizione del Southampton.

Djalò ha ricominciato la sua carriera con la maglia del Porto ma fino a questo momento le cose non sono andate per il verso giusto visto che non ha giocato nemmeno un minuto, mentre Alcaraz ora veste la maglia del Flamengo con cui ha collezionato tre presenza e un’espulsione.

Allegri divide ancora i tifosi

La “sorte” dei due calciatori avuti in dote da Giuntoli nello scorso gennaio alimenta ancora le discussioni su Massimiliano Allegri e su quanto fatto dal toscano nell’ultimo campionato: “Non capisco come abbia fatto Allegri a non vincere il campionato in ciabatte con questi due fenomeni in rosa”, dice ironico Cristian. E ancora: “Questa è la conferma che Allegri nella scorsa stagione non volevano aiutarlo”. Mentre Romar punta l’attenzione proprio sulle scelte di Giuntoli: “Infatti Giuntoli mi aveva allarmato lo scorso gennaio. Vedremo in futuro. In questo momento ci sono troppe incognite sugli acquisti”. Ma c’è anche chi si schiera contro il tecnico toscano: “Chi rimpiange un allenatore che ancora gioca come si giocava 15 anni fa dovrebbe riguardarsi le partite degli ultimi tre anni e di come giochiamo invece quest’anno”.  

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