Milan, Bruno Longhi e la rivelazione sull’addio di Maldini: “Sapevo tutto ma non lo scrissi”
I tifosi del Milan continuano a invocare l’ex dirigente dopo il difficile inizio di campionato sotto la guida di Paulo Fonseca
Una situazione difficile in casa Milan anche se tre giornate di campionato non sono di certo sufficienti per riuscire a dare un quadro della situazione. Di certo dopo la pausa per le nazionali, i rossoneri dovranno subito riuscire a cambiare passo per non perdere troppo terreno in classifica con Juve e Inter che sono subito partiti forti.
I tifosi continuano a invocare Maldini
Nel corso delle ultime settimana il nome di Paolo Maldini continua a essere sulla bocca di tanti tifosi del Milan. L’apporto di Zlatan Ibrahimovic fino a questo momento non è stato convincente con lo svedese che ha saltato anche alcune uscite dei rossoneri per godersi qualche giorno di vacanza. Con la proprietà americana di Gerry Cardinale, la più grande preoccupazione dei fan del Diavolo è quella che in casa rossonera non ci siano abbastanza Dna milanista, quello che per molti era in grado di portare proprio Paolo Maldini.
Il retroscena di Bruno Longhi
Ora a rivelare un retroscena sull’ex dirigente ci pensa il giornalista Bruno Longhi che risponde a un utente su Twitter che si domanda se Maldini non avesse potuto accettare anche un ruolo più marginale, di immagine e supporto della squadra, per il bene dello stesso Milan. La replica del giornalista non si fa attenderee: “Per dire delle presunte verità bisogna conoscerle. Maldini è stato licenziato in 5 minuti. Non c’è stata alcuna trattativa. 3 mesi prima del fatidico 5 giugno 2023, giorno in cui gli venne dato il benservito, i RedBird avevano già programmato le loro intenzioni. Io ne venni a conoscenza ma non scrissi nulla: il buon senso mi indusse a pensare che non sarebbero arrivati a farsi un simile clamoroso autogol. Invece…”.