Inter, Tramontana non pensa al derby: le gambe non girano, ecco chi sta soffrendo di più
Si sofferma sul calo dell'Inter Filippo Tramontana nel suo editoriale per Linterista. Questi i passaggi principali
Si pensa troppo al derby e poco, davvero poco a Udinese-Inter. Capisco che il fascino di vincere il ventesimo scudetto in casa rossonera non possa essere ignorato, ma credo anche che a questo attesissimo derby ci si debba arrivare con la carica al massimo. Non si può credere che queste due partite che precedono la stracittadina non contino nulla.
Sono sincero, sono uno di quelli che non ha l'ossessione di festeggiare l'eventuale scudetto proprio nel derby. Per me conta vincerlo a prescindere, farlo in casa del Milan sarebbe solo un plus, un po' di sale in più sul pasto pronto per essere consumato. Per arrivare a giocare contro il Milan con la spensieratezza di una partita da godersi senza l'assillo del risultato si deve vincere già lunedì.
Le forze sono calate, soprattutto nei "big" che per tutta la stagione hanno portato la squadra sulle spalle. Thuram, Lauti, Miky e Calha sono stati protagonisti assoluti e i loro "riposi" sono stati rari. Ovvio che ora le gambe non possano girare più come prima lasciando spazio più al cinismo che allo spettacolo.
Chi sta soffrendo più di tutti è la Thula. Thuram e Lautaro, che in questi mesi hanno trascinato la squadra a tante vittorie, sono in riserva. Il francese non ha più lo scatto di un mese fa e Lauti ha perso brillantezza negli ultimi metri. Thuram non segna dal 16 febbraio contro la Salernitana mentre l'ultimo El Toro che ho urlato in telecronaca risale al 28 febbraio nel match di San Siro contro l'Atalanta. Non si può pretendere l' impossibile e pensare che per 9 mesi le gambe vadano sempre a 100 all'ora soprattutto se i chilometri percorsi sono stati troppi.
Mancano 8 partite alla fine, 24 punti disponibili e un derby che si giocherà fra 180 minuti. Un derby affascinante che sarebbe bello affrontare con questi 14 punti di vantaggio. L'obiettivo deve essere vincere sempre. L'Inter fino ad ora lo ha sempre fatto e certo non si vorrà fermare sul più bello.