Milan, Pellegatti non giustifica Ibra: l'appello allo svedese
La storica voce di Milan Channel torna sull'assenza del dirigente rossonero all'Olimpico nel momento più delicato per il club e gli dà un consiglio
All'appello manca anche lui, Zlatan. Oltre ai giocatori e al tecnico, che non stanno "rendendo" secondo le attese, sotto accusa ci va anche Ibrahimovic e non solo per un mercato che al momento non ha esaltato i tifosi. Allo svedese fa un appello anche Carlo Pellegatti, nel suo editoriale per Milannews.
Pellegatti punge Ibrahimovic
La storica voce di Milan Channel scrive: "Da Senior advisor di Gerry Cardinale i tifosi si aspettano che possa perpetrarsi questa meravigliosa avventura dai campi verdi anche sul marrone delle scrivanie. Tutti delusi perché Zlatan Ibrahimovic non era presente a una delle partite prevedibilmente più delicate della stagione. Come si è letto, addirittura in vacanza. Un senso di vuoto ha attanagliato il popolo rossonero. Certo erano presenti Gerry Cardinale, che per rispetto dei ruoli , ha preferito evitare di andare negli spogliatoi. In tribuna anche Giorgio Furlani, ma ha sempre sostenuto che la parte tecnica non fosse di sua pertinenza. Ma come ?!?!Da giocatore ,piuttosto che lasciare soli i suoi compagni , con una dolorosissima siringa voleva che gli togliessero, quasi tutti i giorni, litri di liquido nel ginocchio gonfio e infiammato. Così per settimane e per mesi".
Pellegatti spiega l'errore dello svedese
Pellegatti continua: "Oggi, nel momento più delicato per l’allenatore Fonseca , oggi quando più che l Senior Advisor, è l’innamorato del Milan che debba capire quali problemi o dubbi attanaglino il tecnico portoghese per aiutarlo, per consigliarlo ,per un confronto certo molto utile per entrambi , Zlatan parte per una destinazione lontana. Oggi, quando è fondamentale che debba guardare negli occhi i giocatori pur pochi oggi, ma da martedì prossimo molti di più, per scoprire, per chiedere, per approfondire, la sua assenza è forte e fragorosa.
Sul piano della forma, forse la partenza domenica avrebbe evitato ulteriori turbolenze, ma su quello della sostanza cambia molto poco. In questi giorni, Zlatan doveva essere sulla tolda del comando , orgoglioso e fiero, con il vento in faccia, con lo sguardo che punta all’orizzonte , dove lontane vengo già avvistate vele neroverdi, rosse e nerazzurre. Dicono che fosse un “impegno “ fissato da tempo. Nulla è più importante del Milan in questo momento delicato per la storia della stagione , soprattutto dopo un investimento di settanta milioni".
L'appello di Pellegatti
Infine la chiusura: "Anticipare il ritorno, magari condito con una intervista motivazionale e combattiva , avrebbe lo stesso significato di quel gesto dopo il rigore che aveva battuto l’Inter nel suo primo derby in maglia rossonera . Sarebbe come aprire le braccia , alte ,forti ,immense , guardando in alto, quasi ad accogliere ,quasi a mettere vicino al suo cuore, tutto popolo rossonero, per proteggerlo , per rassicurarlo, per esaltarlo . Tra le braccia di “Ibra Supremacy”.