La Roma puntella la difesa, De Rossi abbraccia Danso: e i tifosi applaudono alla terza maglia
Il difensore centrale austriaco arriva dal Lens per 24,5 milioni: e il club presenta la terza maglia
Puntellare la difesa, ridare serenità ad un ambiente turbato da una falsa partenza. Perché tale può definirsi l'inizio di campionato della Roma, dopo un pari in casa del Cagliari e una sconfitta interna contro l'Empoli.
Roma, accordo con il Lens
I giallorossi infatti, come riporta la Gazzetta dello Sport, hanno trovato l’accordo totale con il Lens per l'acquisto di Kevin Danso. L'ok definitivo è stato confermato questa mattina dopo un incontro tra i dirigenti delle due squadre, il difensore centrale austriaco arriva con la formula del prestito con obbligo di riscatto per una cifra totale di circa 24,5 milioni.
Quinquennale per Danso
Per Danso, salutato ieri con uno striscione dai tifosi del Lens fuori al centro sportivo, è pronto un quinquennale da 1,5 milioni più bonus. Giocatore ben strutturato fisicamente, ex rugbysta, è bravo ad impostare ed anche rapido. Stante la situazione attuale nella difesa di De Rossi, potrebbe partire quasi subito titolare. Nel frattempo la società giallorossa ha presentato la terza maglia di quest'anno, by Adidas.
Roma, ecco la terza maglia
Come scrive la Gazzetta, la casacca presenta il logo "ASR" cghe testimonia il legame con il quartiere capitolino di Testaccio, già presente nei kit Home e Away. La base del kit è blu scuro, completata dai colori rosso intenso e giallo. Una palette che riprende l’estetica della stagione 1991/92, quando adidas adottò per la prima volta il colore blu scuro per la maglia della Roma. Il kit è completato da pantaloncini e calzettoni a colore dominante blu scuro con dettagli gialli e rossi secondo il design adidas.
La reazione dei tifosi
Una maglia che piace a molti tifosi giallorossi, come David: "Bella. Terza maglia ma riprende anche i colori sociali". Angelo non ha dubbi: "Bellissima stupenda". E Leonardo ironizza: "Anzi non è biancoceleste...". Non manca però la voce critica, come quella di Stefano: "Pensassero a fare una squadra decente invece delle maglie".