Andrea Agnelli
Andrea Agnelli

Un’indiscrezione, una voce: per il momento niente più di questo. Ma in caso Juventus quando si parla di Andrea Agnelli c’è sempre grande attenzione. L’ex presidente viene considerato dai tifosi come uno di quelli legati alla maglia al di là degli aspetti economici e che quindi occupa sempre un posto speciale nel cuore dei tifosi.

L’indiscrezione su Agnelli

A lanciare la notizia di un possibile ritorno di Andrea Agnelli alla Juventus ci pensa il giornalista Mirko Nicolino, da sempre molto vicino all’ambiente bianconero che su Twitter rivela: “Mi dicono Andrea Agnelli sia molto attivo. L’ex presidente bianconero sta mettendo insieme capitali, incontrando investitori stranieri (prevalentemente arabi), conversando approfonditamente con manager nostrani… Il suo obiettivo è quello di prendere il controllo della Juventus in maniera autonoma dal cugino Elkann. Non si tratta, ovviamente, di un’operazione a breve scadenza”.

L’impegno degli arabi

Non è la prima volta che la voce su un possibile ritorno alla Juventus di Andrea Agnelli circola con insistenza a Torino. L’ex presidente non ha mai nascosto la sua grande passione per il calcio e per il bianconero in particolare. Nel corso delle ultime settimane il suo nome è venuto a galla più volte, la mossa del presidente verrebbe fatta anche grazie all’aiuto di capitali stranieri e in particolari arabi che guardano con favore la possibilità di riuscire ad avere una quota di uno dei club più importanti d’Europa.

La reazione dei social

Il nome di Andrea Agnelli scatena subito le reazione dei tifosi della Juventus tra chi non vede l’ora e chi invece preferirebbe continuare con una gestione diversa: “Così mi fate illudere come un sedicenne alla prima cotta amorosa”. E ancora: “Sarebbe la più bella notizia per un tifoso juventino da 20 anni a questa parte”. Ma c’è chi è contrario: “Non ci credo. Ha fatto centinaia di milioni di passivo, un contratto capestro con Allegri. Ha funzionato finché c’era Marotta poi il disastro totale. Ma di cosa stiamo parlando. Senza Elkan che ripianava il disastro del cugino saremmo finiti”. 
 

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