La rincorsa del Vicenza alla Serie A è già iniziata
Settimane incerte, difficili, balbettanti, quelle finali del 2021. Per questo la rincorsa del Vicenza è già iniziata. Una rincorsa scontata verso una posizione di classifica tranquilla, consona alle ambizioni estive, quando i presupposti del club erano quelli di fare meglio della stagione precedente chiusa a 48 punti. Addirittura elevarsi a diventare una piccola sorpresa in Serie B. I risultati della gestione sportiva, da Mimmo Di Carlo a Brocchi nel primo quarto di andata e oltre, sono evidenti: il Vicenza ha bisogno del cambio di passo. Meno ambizione e più sostanza. I piani medio-alti della classifica non contano.
Stando ai bookmakers italiani e stranieri, esperti di scommesse sportive e calcistiche con numerosi bonus senza deposito disponibili online, il Vicenza non figura, e non figurava tra i top club di Serie B nemmeno a inizio campionato, quando le quote pronostici delle favorite per la promozione in A indicavano, tra le piccole, formazioni del calibro di Reggina e Ascoli: la prima con quotazioni comprese tra 33.00 e 50.00, la seconda con quotazioni tra 15.00 e 20.00. Dimostrazione che il Vicenza avesse davanti un cammino sicuramente complesso ma non delicato come successo finora.
La rincorsa del Vicenza è già iniziata e dovrà puntare su quelli che sono i giocatori più rappresentativi del club, sulle motivazioni dei singoli, sul collante e sulla spinta del collettivo. Perchè le difficoltà si superano anche e soprattutto con la forza del gruppo. Diaw, Meggiorini, Lanzafame. Renzo Rosso ha puntellato in estate una squadra con innesti preziosi che devono ancora perfezionare il rendimento e contestualmente ha confermato alcuni singoli nevralgici per dare continuità al progetto. Stando a Transfermarkt, il club biancorosso ha un valore della rosa pari a 12,75 mln con un’età media di 27 anni. Soltanto il senegalese Diaw ha una quotazione di 3 mln, Proia 1,3 mln, Dalmonte 900mila, Brosco 500mila, Giacomelli e Longo 450mila, Lanzafame, Cappelletti e Grande 400mila. Ovvio che non serviranno solo i numeri e i valori economici. Estro, grinta, cuore, attaccamento alla maglia. E i numeri, certo, sono altrettanto importanti: contano le reti, quelle che proprio Diaw, ma non solo, deve assicurare al reparto avanzato biancorosso. Più pragmatismo e concretezza della gara con il Brescia, ad esempio. E poi, contano gli scontri diretti: inevitabili e impronosticabili, visto che in tutta franchezza non si aspettava un inizio così incerto.
La rincorsa del Vicenza passa insomma per le gare contro le dirette pretendenti alla permanenza in cadetteria. Anche, e soprattutto, fra le mura amiche del Menti, dove i supporters del Lane si sbracciano e ci credono. Proprio come ci credevano in estate, quando Sky titolava in video: “Il Vicenza riparte: vuole essere la sorpresa della B”. Classifica mutevole, a tratti corta, con alcuni nomi che spaventano sulla carta, quanto meno per blasone. Sì, perchè gli scontri diretti in chiave salvezza porterebbe anche i nomi di alcune retrocesse dalla A come Crotone e Parma, che in questo scampolo di 2021 annaspano clamorosamente verso il basso. E ancora: la Spal resta una meteora, la Ternana potrebbe rivelarsi l’outsider tra le piccole, brava a svincolarsi dalla zona caldissima. Como e Cosenza dovrebbero rimanere risucchiate nella parte destra della classifica. Restano invischiate in fondo Pordenone e Alessandria, la prima già spacciata prima ancora della fine dell’andata, la seconda ondivaga e altalenante. Toccherà fare piccole imprese in casa, pareggi preziosi con le big e conquistare risultati netti con le dirette concorrenti. E poi a inizio anno c’è l’ancora salvifica del calciomercato. Balzaretti e Bedin sono convinti di farcela. “La società non si tirerà indietro nell’affrontare il mercato di gennaio”. Ma intanto occorre un giro di boa con almeno 16 punti, statisticamente ancora pochi, e puntare ad un ritorno di straordinaria bellezza.
La rincorsa del Vicenza è appena iniziata. Conta la voglia e l’ambizione: l’ambizione che viene anche dal passato, da una forza che è nella storia prestigiosa di questa società e di questa città.