Si sofferma sul futuro dell'Inter e di Inzaghi Tancredi Palmeri nel suo editoriale per Linterista. Questi i passaggi principali

Il conto alla rovescia per Simone Inzaghi è complicato. Con Empoli, Udinese fuori casa, e Cagliari in casa, chiuderla entro aprile con almeno 5 giornate d’anticipo è sicuramente possibile. Poi c’è la questione derby. CFare almeno un punto in più del Milan in queste tre giornate che precedono vuol dire entrare al derby con due risultati su tre per vincere lo scudetto nella stracittadina. Fare gli stessi punti, vorrebbe dire obbligo di vincere il derby per apporsi la seconda stella in quell’occasione.

Oltre poi al conto alla rovescia capitale per l’Inter, quello con scadenza il 20 maggio, c’è quello per Simone Inzaghi: il rinnovo fino al 2026 è già pronto, con ritocco circa del 20% del suo ingaggio, arrivando a 6.5 milioni di €. Il tecnico vorrebbe fino al 2027, ma probabilmente ci sarà solo un’ulteriore opzione. Ci sarà un terremoto di panchine queste estate tra le big europee, e Simone Inzaghi potrebbe essere molto tentato: anche che 2 big come Liverpool e Bayern sono in alto mare dopo la conferma di Xabi Alonso. Se il Bayern è complicato, il Liverpool è una mina vagante. Ed entrambi sarebbero forse le uniche vere opzioni che Inzaghi potrebbe considerare. In mancanza di fondi e investimenti, quello che Simone Inzaghi ha più potuto apprezzare all’Inter è proprio la solidità della struttura sportiva dirigenziale. Pesa tantissimo nella scelta sull’Inter, ed è il motivo per cui l’Inter rimane l’unica scelta per Simone Inzaghi (ma il contratto fino al 2027 toglierebbe ogni dubbio).

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