E' già una barca in alto mare la posizione di Fonseca al Milan: tra chi rimpiange Pioli e chi si augura l'arrivo di Allegri il tecnico portoghese è nel mirino di stampa e tifosi. La sua squadra non ha nè capo nè coda ed arriva anche una bordata interna da Musah, come ricorda Franco Ordine.

Le parole di Musah dopo Parma

A Pressing e sul quotidiano la firma de Il Giornale evidenzia le parole del centrocampista, schierato in un ruolo mai occupato con Pioli: «Non sapevo se andare in pressing o fermarmi a difendere». Se non lo sa Musah, avventatamente schierato mediano, vuol dire che non gli è stato detto, ripetuto e spiegato in settimana. E qui emergono le responsabilità del tecnico portoghese. Altro quesito di fondo: perché c'è tanta differenza di rendimento, oltre che di risultati, tra il Milan pre-stagione, durante l'impegnativo viaggio negli Usa (tre successi con Barcellona, City e Real Madrid) e quello di campionato?

I dubbi di Franco Ordine

La risposta più banale può diventare la seguente: perché allora non c'erano i titolarissimi impegnati nell'Europeo e i loro sostituti erano a caccia di guadagnare crediti. Uno su tutti? Chukwueze schierato col Torino, e a Parma messo da parte, con Pulisic restituito al ruolo di attaccante destro dopo averlo provato e riprovato come sotto-punta. Motivazioni diverse, dunque"

La caccia ai responsabili

Ordine continua: "Dopo il crac di Parma, è partita la caccia ai responsabili. A Gerry Cardinale è andata di traverso la vacanza a Capri, a Ibra sono state rinfacciate le sue frasi e in particolare il mercato che poi, detto francamente, non è così male come quello precedente di Origi e soci. Ma Zlatan è quello che deve rispondere della scelta fatta sul tecnico adesso e può farlo a condizione che sia convinto, controllando ogni giorno allenamenti e colloqui Fonseca-spogliatoi, dell'utilità del lavoro del portoghese. «Ho bisogno di tempo», la richiesta dell'interessato. Sui social invece lo hanno già messo alla porta, addirittura in qualche caso invocando il ritorno del figliol prodigo Stefano Pioli. Il club è rimasto in silenzio lasciando trapelare però l'ammirazione per il coraggio dimostrato da Fonseca nell'assumersi ogni responsabilità senza cercare scuse o alibi e senza chiamare in causa il mercato che è stato tra l'altro da lui dichiarato molto soddisfacente".

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