Meret dal Napoli all'Inter? Chiariello smentisce De Maggio e rischia di finire in tribunale
Clamoroso dissing tra i due giornalisti partenopei: il Tweet in sei punti sull'indiscrezione di mercato.
L'indiscrezione di mercato che vorrebbe Alex Meret nel mirino dell'Inter rischia di portare addirittura in tribunale Umberto Chiariello e Valter De Maggio. Il secondo ha infatti comunicato al primo l'intenzione di querelarlo, dopo che Chiariello ha smentito con forza la possibilità che il portiere lasci il Napoli a vantaggio del club nerazzurro al termine della stagione. A “denunciare”…la minacciata denuncia ci ha pensato lo stesso giornalista e conduttore di Campania Sport, su Canale 21, e di Radio CRC.
Meret all'Inter? Chiariello smentisce De Maggio
Attraverso un Tweet in sei punti, Chiariello ha fatto il punto sulla vicenda: “In merito alla notizia apparsa su Meret che Marotta vorrebbe portare all’Inter, ribadisco che AD OGGI trattasi di notizia infondata. Poiché l’autore della notizia, il sig. Walter De Maggio di Radio Kiss Kiss, mi diffida tramite avvocato di risponderne davanti all’autorità giudiziaria, perché la mia smentita è ritenuta lesiva della sua reputazione, tengo a precisare quanto segue: 1) la mia è una semplice smentita derivante da tante richieste ricevute di chiarimenti sul fatto specifico, motivo per cui sono intervenuto; 2) che non sono tenuto a rivelare le mie fonti, ma che si sappia che ho PROVE SCRITTE e CERTE che coinvolgono i PRINCIPALI PROTAGONISTI DELLA VICENDA che smentiscono recisamente la presunta notizia; 3) che qualora si voglia andare davanti ad un giudice, sono pronto a mostrarle INEQUIVOCABILMENTE”.
La minaccia di querela e la precisazione del giornalista
Non è finita. Ecco gli altri tre punti dell'articolata replica di Chiariello a De Maggio: “4) che in ogni caso non intendevo ledere la credibilità e la professionalità del sig. De Maggio con cui in tanti anni non ho mai avuto motivi di scontro o litigio ed ognuno di noi ha sempre fatto il suo lavoro in rapporti di cordialità pur non avendo frequentazioni comuni (una volta l’ho anche premiato allo Scugnizzo d’Oro); 5) che le notizie di mercato e le smentite sono all’ordine del giorno e non per questo sono lesive del lavoro delle persone (cosa che non intendevo assolutamente fare), altrimenti staremmo in tribunale tutti i giorni; 6) che sono l’autore della bufala “Cavani all’Hotel Vesuvio”, passata alla storia, e quindi sono l’ultimo che può farsi maestro sul lavoro degli altri. Augurando al sig. De Maggio buon lavoro, e ribadendo che non c’è nulla di personale, confermo la smentita della presunta notizia in questione su Meret e che se vogliono le prove sono pronto ad esibirle davanti a qualsiasi autorità adita. Conviene? Io qua sto…”.