Australian Open, Zverev lancia l’avvertimento a Sinner: perché il tedesco fa paura
Il primo big a scendere in campo a Melbourne è stato il numero 2 del ranking ATP che può diventare il principale rivale di Sinner
Una vittoria, un avvertimento e una sensazione. Sasha Zverev è stato il primo big a fare il suo debutto agli Australian Open, lo ha fatto con una vittoria di autorità e convincente e soprattutto ha rotto il ghiaccio con il 2025. E per lui la strada sembra in discesa.
Zverev, svaniti dubbi sulla condizione
La marcia di avvicinamento di Alexander Zverev alla nuova stagione è cominciata con la partecipazione (così come lo scorso anno) alla United Cup, un cammino che a differenza della vittoria del 2024 si è concluso con la decisione di non scendere in campo contro Shevchenko per un problema al gomito. Una scelta dettata proprio dall’approssimarsi degli Australian Open che per il tedesco rappresentano il primo grande obiettivo.
Al debutto è arrivata subito una vittoria convincente contro il francese Pouille, tennista di talento la cui carriera però non è mai completamente sbocciata. Un triplo 6-4 per Sasha che è sempre stato in controllo del match e non ha mai avuto bisogno neanche di forzare.
La ricerca del primo slam
La parte bassa del tabellone degli Australian Open è quella senza dubbio più ricca di talento con la presenza oltre che di Zverev anche di Djokovic e Alcaraz. Ma per certi versi il tedesco è quello che spaventa maggiormente Sinner in chiave riconferma a Melbourne. Ancora alla ricerca del primo slam della sua carriera, il numero 2 al mondo sembra aver raggiunto il picco della sua forma e della sua qualità di gioco e in Australia potrebbe essere la sua grande occasione dopo le tante sfumate nel corso degli anni.
La crisi di Darderi
Prima giornata negativa per i colori italiani con l’uscita di scena di Luciano Darderi. Il tennista italo argentino è alle prese con una lunga crisi cominciata verso la fine della scorsa stagione e che sembra proseguire anche in questa. Contro Martinez arriva un ritiro nel secondo set ma la sensazione è che Luciano abbia bisogno di cambiare qualcosa se vuole continuare a sognare in grande come aveva fatto a inizio del 2024. Niente da fare anche per i sogni di Matteo Gigante, che è sbattuto contro il francese Humbert.