Milan, lo striscione "Morata sindaco" e l'intervento di Calabria
Non si placano le polemiche dopo la decisione del bomber spagnolo di non prendere più casa a Corbetta dopo lo spoiler del primo cittadino che torna a corteggiarlo
Dove andrà ad abitare Alvaro Morata? Il bomber del Milan aveva scelto la cittadina di Corbetta, in provincia di Milano, ma l'annuncio coram populo fatto dal sindaco lo ha indotto a cambiare idea con tanto di reciproche frecciate. Nella vicenda si è inserito anche Davide Calabria con un post sui social.
Il post di Calabria
Il difensore si è schierato dalla parte del compagno di squadra e ha pubblicato su Instagram la foto di uno striscione con la scritta "Morata sindaco". Foto subito repostata dallo spagnolo che ha aggiunto il commento divertito: "Andiamo".
L'annuncio del sindaco
Ieri il caso era scoppiato quando il sindaco di Corbetta, Ballarini, utilizzando la foto con cui Morata si è presentato ai tifosi del Milan con la sua nuova maglia numero 7, e sostituendo il cognome dell'attaccante con la scritta "Corbetta" aveva scritto sui social: "Alvaro Morata è di Corbetta, here we go!", si legge su Instagram. "No non è un pesce d'aprile in anticipo. Il campione Alvaro Morata è il nostro nuovo concittadino di Corbetta! Il bomber spagnolo, neo acquisto del Milan, sta ultimando le pratiche per il trasferimento ufficiale nella sua nuova (meravigliosa) casa nella nostra città".
La replica di Morata
Vedendo violata la riservatezza auspicata dall'attaccante del Milan, già costretto a cambiare casa per tutelare la sua privacy e quella dei figli, lo spagnolo aveva risposto piccato: "Egregio signor sindaco, la ringrazio per aver violato la mia privacy. Fortunatamente non possiedo alcun bene di valore, l’unico tesoro sono i miei figli la cui incolumità è stata da lei turbata. Pensavo che il comune di Corbetta potesse garantirmi una certa privacy, invece mi trovo a dover cambiare casa nell’immediato grazie alla sua incapacità di utilizzare i social e proteggere i suoi cittadini".
Ieri il primo cittadino non si è scusato per l'accaduto, ma ha anzi salutato ironicamente il centravanti con una storia in cui allo stemma dell'Inter, di cui è tifosissimo, si è aggiunto un beffardo "ciao ciao" mentre oggi ha lanciato un ultimo appello a Morata: "Sono rimasto amareggiato per la sua risposta. Ma quanto avrebbe potuto far restare segreto il fatto che abitava a Corbetta? Se lui vive un momento particolare mi è spiaciuto, ma sono rimasto amareggiato per la sua risposta e come sportivo mi dispiace". E poi: "Se ci ripensa sono disponibile ad accoglierlo in sicurezza e con privacy. Se vuole cambiare città ce ne faremo una ragione".