Milan, da Boban ancora veleno per suo vecchio esonero e per il gioco di Fonseca
L'ex dirigente a Deejay Football Club conferma che in Champions la squadra per un'ora ha giocato male e torna sul suo allontanamento dal club
Ha tanti rimpianti Zvone Boban. Dopo aver lasciato anche l'Uefa l'ex centrocampista rossonero è tornato a fare l'opinionista su Sky ma non dimentica il passato come rivela parlando a Deejay Football Club, programma di Radio Deejay.
L'esperienza alla Uefa
Si parte dal suo ultimo incarico: "In Uefa non ho inciso nel cambiare la cultura, che deve essere l'amore per il calcio. Non sono riuscito a cambiare i politici del pallone, che poi scelgono business, politca o loro interesse. Lì non sono riuscito a fare niente. Fifa? Il Mondiale per Club l'abbiamo cambiato perché era completamente diverso e abbiamo ripulito la Fifa i primi 3 anni, ma chissenefrega, la gente non pensa alle grandi istituzioni".
La causa col Milan
Si torna indietro, all'addio al Milan: "Per un'intervista sacrosanta. Dopo pochi mesi non avevamo più l'appoggio e la fiducia della società, che voleva Rangnick. Dopo la correzione del primo errore dell'allenatore e del mercato di gennaio non siamo riusciti a chiarire la nostra posizione. Loro mi hanno licenziato per giusta causa dopo l'intervista, siamo ancora in tribunale. Ma è la vita. Maldini? Siamo amici con Paolo e lo saremo per tutta la vita".
Le critiche a Fonseca
Da opinionista non sta facendo sconti alla sua ex squadra. Da Sky sono arrivate bordate su Fonseca: "Non ho problemi con nessuno, guardo con grande interesse il Milan, ho sentito tanti commenti... Io devo dire quello che penso, anche se alla gente non piace e anche per il bene del Milan. Ho detto che non ha giocato bene per 55 minuti contro il Leverkusen, chi dice diversamente non dice nulla di calcio".